Come sulla tavola compaiono cibi succulenti e bevande deliziose
Nella conversazione scorrono come in un fiume d’acqua limpida le parole.
I pesci che guizzano e le papere che sguazzano
spazzano e scazzano
in fraseologici miasmi
in Chevandistri macchinari
Opulente urupie
e disastrose asfissie
pubbliche!
Ma ben altro ci attende
se l'ansia non c'insegue
e con passo benfermo
proseguiamo dritto
là verso un luogo eterno
ch'è l'eden dello scritto
ch'è vero, può sembrare,
benanche un vero inferno
a chi lo va a incontrare la prima volta.
Più avanti
si presta meglio la parola alla lingua
e alle mani e all'udito rimbalzante del core.
E proprio in quel momento
chi gioca con la lettera
Denso, avvolgente e umano
ne gusterà il sapore
Denso, avvolgente e umano.
Buono!
Bis?
Il tutto finalmente!
Non voglio concentrarmi
adesso posso leggere
con gli occhi s p a r p a g l i a t i
che in attimi distesi
riposano correndo
da destra verso
il basso
dall’alto verso
il centro
in cerca di una vita
serena quanto me
ché m’accompagni avanti
centrata su di sé.
Indomita avventura
alone di magia
finisce la lettura
e inizia la poesia.
Gli enecasillabi son complicati
non naturali, come i senari.
Rotti nel mezzo e arzigogolati
valgono meno di quattro denari.
Trotteleranti ma tutti sudati
fanno fatica a restar nei binari
giovani artisti e poeti lodati
con questi versi tutt’altro che pari.
Un altro affronto al senso comune
capita qui a lettura finita
giacché al concludersi della poesia
una terzina sconvolge le dune
del sedimento ch’è pieno di vita
ma non altrettanto di fantasia.